Archivi della Critica Cinematografica Italiana
Un sito web editoriale e un archivio digitale per raccontare la storia della Critica Cinematografica Italiana.
Un progetto digitale che racconta la nascita della critica cinematografica italiana e rende accessibili materiali d’archivio finora inesplorati.
Per questo lavoro abbiamo trasformato un percorso di ricerca lungo sei anni — realizzato dagli Atenei di Bologna, Parma e Udine e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca — in una piattaforma web che unisce divulgazione editoriale, strumenti di studio e consultazione archivistica.
Un progetto di ricerca, riscritto per il web
“Archivi della Critica Cinematografica” ricostruisce il processo di istituzionalizzazione della critica italiana dagli anni Trenta ai primi anni Settanta. Un racconto che attraversa relazioni politiche, culturali e personali, mettendo al centro sei figure chiave: Guido Aristarco, Umberto Barbaro, Ugo Casiraghi, Lorenzo Pellizzari, Mino Doletti e Paola Ojetti.
Il nostro compito è stato costruire un sito che restituisse questa complessità attraverso un linguaggio visivo chiaro, accogliente e capace di accompagnare l’utente nel passaggio tra narrazione storica e materiali d’archivio.
Racconto editoriale e percorsi tematici
La prima anima del progetto è editoriale: workshop, convegni, interviste, studi dedicati e attività svolte lungo tutto l’arco della ricerca sono state riorganizzate in percorsi tematici che guidano l’utente alla scoperta dei protagonisti, delle riviste e dei nodi critici dell’epoca.
Abbiamo progettato un design che mette in dialogo il rigore della ricerca accademica con un’esperienza di navigazione più narrativa, costruita attorno a sezioni editoriali curate, approfondimenti e focus sugli snodi storici più significativi.
Archivi digitali: accessibilità, ricerca, fruizione
La seconda anima del sito è quella archivistica.
Qui il lavoro di design e sviluppo ha avuto un obiettivo preciso: rendere consultabile e navigabile una grande quantità di materiali eterogenei — documenti, bibliografie, profili biografici, fondi privati, riviste e fonti orali — mantenendo un elevato livello di leggibilità.